Le 11 juillet 2022, du PiedsBoueux
" Quel
périple ! Quelle richesse de souvenirs accumulés !
La
structure est originale et étonnante : découpage par thèmes (et
pas par chemins), dialogues avec les parties précieuses au pèlerin,
saupoudrage de quatrains poétiques.
Est-ce cette région du
centre de la France qui inspire aux auteurs, à travers le temps, ce
style d'écriture ?
J'y ai retrouvé des bouffées de Christian
Bobin, Marie Noël, Colette... "
Dans le Morvan
Le 12 juillet 2022, d'Eugénio
" Oui, mon si cher ami, le vrai voyage commence à la fin du chemin.
Si tous les chemins mènent à Rome, encore faut-il comme toi avoir appris à accepter l'invitation d'aller se perdre ailleurs. "
- Ti passo a perdere fra poco.
- A perdere?
- Sì, vengo da te e ci perdiamo insieme dove ti pare.
- E se poi ci trovano?
- Ma noi ci perdiamo bene.
- Devo portare qualcosa?
- Si, quella curiosità disordinata e bella che ti rende sfacciatamente vera.
La voglia di soffiare via le nuvole dal tuo cielo che da un po’ di tempo è scuro.
La forza di far scivolare via la tristezza che ti ostini a tenere per mano. Gli abbracci li porto io per quando avremo freddo.
- Ho paura.
- Ed è per questo che ogni tanto è necessario perdersi, in nuove persone, in altri luoghi, dentro nuovi viaggi.
Perchè la vita passi e non ci trovi lì, fermi, ad aspettarla.
Per ricominciare bisogna perdere la strada del ritorno.
Per diventare persone nuove bisogna rischiare. Rompersi e rinascere.
Prendere coraggio e fare quella ‘cosa’ che ci terrorizza, quella cosa che non avremmo fatto mai.
Fare il primo passo per capire che
siamo noi a doverci spostare da dove non riusciamo più ad essere, senza
attendere che qualcosa per miracolo succeda.
- Passa a perdermi, ti aspetto.
(Andrea Zorretta)
En Toscane
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